Fabrizio Corneli
4 giugno — 31 luglio 2004
Indagando la luce come fenomeno fisico e ottico percettivo Corneli ne sperimenta le molteplici possibilità espressive. Catturandola per mezzo di sfere ottiche, lastre di rame ed ottone, bolle di vetro piene d’acqua, piccole uova d'oca sapientemente intagliate, la sottopone ad effetti di rifrazione, scomposizione e riflessione. La luce, sostanza immateriale delle sue opere, in costante gioco dialettico con l’ombra, crea e dissolve, per anamorfosi, presenze inafferrabili ed evanescenti.
Attraverso le opere presenti in mostra, Doppio, Amanti, Adamantino, che appaiono allo spettatore solo quando la parete bianca viene illuminata, si esprime in modo compiuto la raffinata tecnica artistica di Corneli.