Gregorio Botta
5 febbraio — 20 aprile 1999
Negli ultimi anni la ricerca di Gregorio Botta è volta all’utilizzo di materiali che si trasformano nel tempo come la cera, da lui stesso definita “la materia per eccellenza” proprio per le sue qualità intrinseche, che la rendono simile all’epidermide umana: “Una materia così femminile, docile, veritiera” spiega Botta “pronta ad accogliere ogni gesto, ogni segno che sia compiuto dal tempo, dal fuoco, dal caso, qualche volta persino dall’artista stesso; è un campo di energia atto a ricevere impronte, messaggi, e soprattutto è duttile, morbida, mi risponde”.
Il lavoro di Gregorio Botta vuole essere una riflessione sulla precarietà dell’opera che è sempre in trasformazione registrando i mutamenti del tempo e dello spazio.
La mostra è organizzata in collaborazione con la galleria Il Segno di Roma.