Pep Llambías
El peso de la luz
La luz en la que vivo, es la misma en la qual me expreso.
El entorno de mi trabajo, se ha convertido en el propio escenario de mi vivir,
dándome reciprocidad en las acciones.
Pep Llambías
Nel progettare questa mostra – afferma Llambías – “ho sentito il fascino degli spazi seicenteschi e ho immaginato di attraversare le ampie sale della galleria quando ancora erano adibite a scuderie. Ho cercato di dare corpo e forma alle sensazioni, alle emozioni che aleggiavano un tempo in quel luogo. Ho provato ad immedesimarmi con i cavalli che abitavano questi spazi, a vedere quello che essi vedevano, a sentire quello che essi sentivano”.
Tutto il lavoro di Pep Llambías consiste nel tradurre in materia, in oggetti concreti, in parole-sculture, concetti ed emozioni impalpabili come quelli di amore, anima, tempo, orgoglio, risveglio, follia, solitudine. Scolpire le parole nel legno, renderle fluorescenze di neon, farle diventare sculture di acciaio o ferro, significa trasportarle in una dimensione nuova che nella poetica dell’artista si traduce nella possibilità di darle peso, forma, misura, colore, per poterle “abbracciare”. Ogni esperienza e frammento di esperienza di vita può essere trascritta in una struttura nuova. Così ogni cosa acquista un suo peso, anche la luce. Oltre ad essere uno scultore di parole, Llambías è anche un eccellente disegnatore e un acuto osservatore della natura. È affascinato dai tronchi d’albero, dai fiori, dai nidi, degli uccelli e li rappresenta minuziosamente servendosi della tecnica antichissima della matita al carboncino perché il carbone vegetale non è altro che un frammento della natura stessa. Il disegno lo aiuta a pensare, a riordinare i pensieri stando solo con se stesso per un tempo molto lungo e i disegni in bianco e nero che accompagnano tutte le sue esposizioni sono doni – Cadeaux come a lui piace intitolarli – che l’artista si auto-dedica.
Cardine di questa mostra e pratica fondamentale della ricerca dell’artista è Il rituale di respirare in silenzio, una grande scultura circolare che pende dal soffitto come per illuminarci sull’importanza e la necessità di riprenderci il silenzio nel nostro tempo un po’ troppo rumoroso.