Rebecca Horn
Sono esposte nuove sculture in movimento ed alcuni lavori su carta di grandi dimensioni della serie Cosmic landscapes, vere e proprie costellazioni di segni colorati sparsi sulla grande superficie fino a saturarla. Ognuno di questi disegni misura quanto l’area che occupa il corpo della Horn al lavoro ed accoglie sensazioni ed emozioni tradotte in tracce vibranti, vorticose ed energiche. Durante il processo creativo il corpo dell’artista si muove quasi in una danza davanti alla superficie, imprimendo in essa segni che evocano paesaggi cosmici, martiri, dolori personali, sogni e visioni.
Nelle sculture in movimento – violini, farfalle, pianoforti, specchi, piume, libri, pennelli, piccoli martelli metallici, imbuti di vetro o di rame – gli oggetti sono trasposti in un mondo immateriale e poetico ad evocare temi mitici e letterari o storie d’amore.
Fin dalle sue prime performance degli anni Settanta Rebecca Horn ha fatto propria l’idea di arte come “energia”, un’energia che deriva dal continuo dialogo tra il corpo inteso come microcosmo e le forze dell’universo.