Christiane Löhr a Capodimonte
roma / 25 settembre 2020
IN MOSTRA è la protagonista di “Incontri sensibili”. Stasera la personale da Trisorio
Il contatto con la natura, secondo le suggestioni profonde della Land Art nelle opere di Christiane Löhr (nella foto, una sua opera), artista tedesca che si divide fra il suo Paese e Prato, al centro di una personale che si sdoppia: stasera alle 19, nello Studio Trisorio in via Riviera di Chiaia 215 e domani alle 11 a Capodimonte. È dedicata a lei infatti la nuova tappa del ciclo Incontri sensibili, che vedrà i suoi lavori in dialogo con un'opera storica della collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Allieva di Kounellis, la Löhr dedica la sua ricerca espressiva al dialogo costante con gli elementi naturali nei quali trova il proprio linguaggio: i semi di diverse piante, come cardi, edera, bardane, diventano i materiali per sculture di piccole dimensioni, oppure i crini di cavallo che utilizza per realizzare la trama dei suoi "disegni" tridimensionali, esili tessiture a tutto tondo, installazioni impalpabili che possono stare nel palmo di una mano o anche occupare grandi ambienti. L'artista è guidata dalla stessa geometria interna dei suoi materiali, così da realizzare architetture fluttuanti, sorprendentemente leggere e fragili, ma al tempo stesso forti e solide, che rivelano il suo interesse sperimentale per lo spazio e insieme un'attenzione costante al mondo intimo e segreto delle cose. Superficie e spazio sono i temi principali dei suoi disegni. Le sue strutture lineari "crescono" da un punto dalla parte inferiore della pagina al bordo superiore, e sviluppano quel lo che lei definisce un "flusso in uscita, dall'interno verso l'esterno". Otticamente sembra che possano crescere all'infinito e conquistare la stanza.
RC