Christiane Löhr Studio Trisorio / Napoli

flash art / 24 novembre 2020


Il lavoro di Christiane Löhr nasce dal contatto diretto con la natura nella quale trova gli elementi e i segni del suo linguaggio espressivo: i semi di diverse piante, come cardi, edera, bardane, diventano i materiali per sculture di piccole dimensioni, oppure i crini di cavallo che utilizza per realizzare la trama dei suoi “disegni” tridimensionali, esili tessiture a tutto tondo, installazioni impalpabili che possono stare nel palmo di una mano o anche occupare grandi ambienti. L’artista è guidata dalla stessa geometria interna dei suoi materiali, così da realizzare architetture fluttuanti, sorprendentemente leggere e fragili, ma al tempo stesso forti e solide, che rivelano il suo interesse sperimentale per lo spazio e insieme un’attenzione costante al mondo intimo e segreto delle cose. Superficie e spazio sono i temi principali dei suoi disegni. Le sue strutture lineari “crescono” da un punto della parte inferiore della pagina al bordo superiore, e sviluppano quello che lei definisce un “flusso in uscita, dall’interno verso l’esterno”. Otticamente sembra che possano crescere all’infinito e conquistare la stanza.

L’artista sarà inoltre protagonista di una nuova tappa del ciclo Incontri sensibili – curato da Sylvain Bellenger e Laura Trisorio, in collaborazione con Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea – che vedrà i suoi lavori in dialogo con il dipinto di Andrea Belvedere dal titolo Ipomee e boules de neige (1680-1690 ca.) della collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte.


 
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