La pittura “palinsesto” di Steve Riedell: vita al tempo fermo

la repubblica napoli / 3 maggio 2021


«Ho un calendario in cucina dove segno ogni giorno il tempo che passa». È un lento lavoro di composizione e scomposizione di forme che si accompagna ad una sovrapposizione di strati di pittura, quello di Steve Riedell, l’artista californiano, classe 1954, che vive e lavora tra Philadelphia e il New Jersey e che ritorna ad esporre allo Studio Trisorio (la prima volta fu nel 2013) da sabato, con apertura dalle 11 alle 19. Titolo della nuova personale “The Days” (via Riviera di Chiaia, 215, fino al 31 luglio, orario: da lunedì a sabato 10-13.30 e 15.30-19).

In mostra una selezione di opere di Riedell realizzate negli ultimi cinque anni: tele colorate di grandi e piccole dimensioni, in genere monocromatiche, mentre in alcune si vedono fasce di colori diversi, come nel caso di “Days”, che porta lo stesso titolo della mostra, del 2018, un olio e cera su tela montata su legno, che l’artista usa tagliare anche dopo che l’opera è completa. In mostra anche alcuni disegni della serie “Song Lyric” nei quali i testi delle canzoni di Bob Dylan, Steven Patrick Morrissey e Van Morrison, disegnano sulla carta trame geometriche e narrative.

L’artista noto per opere pittoriche tridimensionali, ha esordito a inizio anni Novanta con i “Folded- Over Painting”, interventi pittorici su tele incollate ad un supporto in legno, una superficie molto dura su cui lavorare. «La tela viene attaccata un po’ sovradimensionata e poi ritagliata per adattarsi ai diversi piani del supporto» ha spiegato più volte Riedell, una tecnica che si evolve e che lo porta a lavorare anche sulla tela e sul telaio indipendenti l’uno dall’altro.

In entrambi i casi Riedell stende strati multipli di pittura a olio e cera d’api, una tecnica attribuita a Brice Marden, che gli permette di assorbire la luce e non di rifletterla. «Mi interessa la capacità dei dipinti di rinnovare e trasformare un oggetto tridimensionale – scrive in una sua nota l’artista – Quando ero bambino, ricordo che mio padre ridipingeva il nostro recinto di anno in anno, di solito con lo stesso colore. Questo atto che sembrava di routine e poco importante in verità era miracoloso per il modo in cui la superficie veniva sigillata, sostituita da ciò che sembrava essere una lavagna pulita, ma ad un esame più attento diventava evidente quella narrazione fatta per strati, ciascuno dei quali sottintendeva una sua temporalità: una nuova patina si sovrapponeva all’altra precedente».

In contemporanea alla mostra di Riedell verrà aperto al pubblico il nuovo showroom dello Studio Trisorio in via Carlo Poerio, 110 e la vetrina al civico 116, dove si potranno vedere videoclip che mostrano il lavoro degli artisti della galleria su un grande videowall.

Renata Caragliano
Stella Cervasio


 
Previous
Previous

Riccardo Dalisi | Forma Intervallo Spazio

Next
Next

Francesco Arena. Otto angoli in mostra allo Studio Trisorio di Napoli