Ricordi napoletani
il giornale dell’arte / novembre 2019
Fino al 31 gennaio torna a esporre allo Studio Trisorio, con cui collabora dal 1986, Bill Beckley (1946), artista statunitense tra i fondatori della Narrative Art, corrente che a partire dagli anni ’70 sperimenta l’uso dell’immagine (soprattutto fotografica) e della parola. Beckley predilige una ricerca concettuale che apra l’opera a nuovi significati. Per la nuova mostra allo Studio Trisorio, «Neapolitan Holidays», l’artista ha recuperato da un baule appartenente a una famiglia napoletana vecchie cartoline, scritte tra il 1915 e il 1918, creando nuovi intrecci e nuovi racconti che si esprimono attraverso immagini d’epoca e altre contemporanee, realizzate durante i più recenti soggiorni napoletani; ma anche attraverso i testi delle vecchie cartoline e le risposte a queste inviate dall’artista con l’eMessage, quindi attraverso il suo telefono cellulare. Tale cortocircuito visivo e cognitivo apre a nuove storie e a nuovi scenari, attivati da una dimensione esclusivamente mentale, ma conseguita attraverso la partecipazione emotiva di chi fruisce l’opera.