Al Museo Madre un’opera di Manzo
la repubblica napoli / 18 aprile 2018
“L’archivio della memoria” dono di Manzo al Madre
La stratificazione del tempo e della materia su due sole dimensioni. Il volume della storia in tutto il suo spessore, vista attraverso materiali di riciclo apparentemente poveri ma preziosi come la carta che, su un pianeta depauperato dagli umani scempi, è un lusso. Un lusso come oggi lo sono gli “Archivi della memoria” che con il suo lavoro Manzo crea da anni, seguito da Laura Trisorio dello Studio Trisorio. C’è il colore, c’è ciò che appare tra le righe e c’è un senso concreto e non malinconico del passato nelle sue opere, presenti anche nella stazione Cilea della Metropolitana dell’Arte.
Dopo la donazione di un’opera a Capodimonte il 3 marzo scorso, ora l’artista presenta il lavoro che ha realizzato per offrirlo alla collezione permanente del Madre. È un altro “Senza titolo”, come lo era quello del museo collinare, che però raffigurava una testa di Afrodite con un polittico di nove elementi che misurano due metri e ottanta per due e venti, realizzato con tecnica mista su carta e tela, legno, ferro, vetro. L’opera che si vedrà domani alle 18 al secondo piano del museo, “Senza titolo” (2013) sarà presentata con la presidente della Fondazione Donnaregina, Laura Valente, il direttore del Madre, Andrea Viliani, il direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger e la gallerista Laura Trisorio.
«È un lavoro che mira all’essenzialità — spiega Umberto Manzo — non definito, come in altri miei lavori, nella forma di una figura, ma con l’evidenza del riferimento a una trama che lo rende quasi completamente astratto». Nella sovrapposizione molto fitta di carte, nei nove elementi che compongono l’opera, sembra leggersi una continuazione narrativa che va al di là della parete, in un altrove che è, appunto, un “archivio della memoria”.
La settimana di eventi a ingresso gratuito del Madre comincia già oggi con l’anteprima nazionale alle 18 del docufilm di Barbara Rose “Jackson Pollock the Man and the Myth” in Biblioteca al primo piano, l’unico documento visivo nel quale si vede al lavoro il genio dell’Action Painting. Sempre domani dalle 19 nella Sala delle Colonne un incontro per “app-developer”, artisti e imprenditori insieme, venerdì alle 16 performance di educazione all’arte e alle 18 un tavola rotonda sul progetto e sabato alle 17 presentazione del libro-manifesto del maestro dell’Arte povera Michelangelo Pistoletto “Ominiteismo e demopraxia”, con il patrocinio di Earth Day Italia, con “Aperigreen” finale. Nel suo manifesto artistico, Pistoletto si inserisce in un dibattito molto attuale, che è quello sui nuovi concetti di democrazia. Per lui “Demopraxia sostituisce il termine “potere”, dal greco kràtos (da cui deriva democrazia) con il termine “pratica”, dal greco pràxis, per arrivare con la demo-pratica là dove non si è potuti arrivare con l’imposizione del demo-potere».
Stella Cervasio