Umberto Manzo

 

4 dicembre 2008 — 2 febbraio 2009

works

Nelle opere più recenti Manzo ritorna alle carte, le accumula in teche di ferro e vetro. Come nei suoi primi lavori il corpo resta l’unità di misura imprescindibile, il luogo privilegiato della sua indagine, ma piuttosto che disarticolarlo stratificandolo nei diversi piani dell’opera, o ridurlo a sagoma come negli oli su tela realizzati fra 2005 e 2007, l’artista lo riporta in piano e attraverso tagli geometrici profondi indaga oltre la superficie, alla ricerca di nuovi molteplici significati, di un ordine nuovo, di frammenti di memoria.

Fin dagli anni Ottanta il lavoro di Umberto Manzo è caratterizzato da un percorso coerente che l’ha portato a confrontarsi con materiali e tecniche eterogenei come l’emulsione fotografica, la grafite, gli oli, i colori e le colle vegetali, la cera, fino ad elaborare un proprio linguaggio, una propria narrazione inconfondibile.

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