I suoi mostri preferiti
il giornale dell’arte / aprile 2017
Carte e bronzi di Louise Bourgeois
Napoli. «Voyages Without a Destination» è il titolo di una retrospettiva di Louise Bourgeois (Parigi 1911 – New York 2010) aperta nello Studio Trisorio sino al 17 giugno. Dell'artista, che tra i numerosi riconoscimenti vantava la nomina a ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle Lettere dal ministero francese della cultura nel 1983 e la medaglia della Legione d'Onore francese nel 2008, sono esposti trentaquattro lavori su carta, realizzati in circa settant'anni di attività, dal 1940 al 2009, e quattro sculture in bronzo, tra cui «Lair» del 1962. Nelle gouache e negli acquerelli, molti dei quali inediti, il segno delicato e infantile sembra emergere da un inconscio fragile e popolato da drammi, lacerazioni, ferite, desideri, pulsioni di vita e di morte. È quello che evidenziano, tra le altre, opere come «You Are My Favourite Monster» (2005), «Has The Day Invided The Night or Has the Night Invided the Day» (2006), «Breasts » (2008). Trasferitasi a New York nel 1938, l'artista ha nutrito la propria poetica di temi che affondano nell'infanzia e nella trama affettiva e relazionale familiare, indagando questioni come la memoria e l'amore, la sessualità e l'abbandono. Le opere della Bourgeois rappresentano l'irrapresentabile, quindi la propria esperienza emotiva, il vissuto, facendo dell'arte il luogo della psicoanalisi personale e collettiva al tempo stesso. Dal forte carattere onirico, le opere fanno emergere il rimosso, incuranti delle mode e dei gusti, parlando del dramma esistenziale che da una chiave intimistica si apre al dramma collettivo. A Napoli il Museo Nazionale di Capodimonte aveva celebrato l'opera dell'artista nel 2008 con un'importante retrospettiva che si apriva nel corti- le centrale con la maestosa «Maman» (1999), il grande ragno, figura, come le altre, che lambisce il sublime pur emergendo da un incubo.
Olga Scotto di Vettimo