John Wood & Paul Harrison: visioni delle cose che accadono

artribune / 3 giugno 2013


LO STUDIO TRISORIO OSPITA NEI SUOI SPAZI NAPOLETANI LO HUMOUR INGLESE E L’ASSURDITÀ NONSENSE DELLE ANALOGIE TRA REALTÀ E FINZIONE. JOHN WOOD & PAUL HARRISON SONO IN MOSTRA FINO A METÀ GIUGNO.

Allo Studio Trisorio, dove nel 2009 hanno tenuto la loro prima personale in Italia, è in corso la mostra di John Wood (Hong Kong, 1969; vive a Bristol) & Paul Harrison (Wolverhampton, 1966; vive a Birmingham e Bristol). A partire dal taglio grafico e schematico dei disegni, i due artisti costruiscono un progetto che poi inscenano all’interno del white cube attraverso videoinstallazioni e performance. La collaborazione e l’equivalenza della coppia è la corrispondenza tra realtà e finzione, permeata da una buona dose di humour e suggestioni estranianti. Nel video 100 Falls un uomo cade e si rialza mostrando con ironia e inquietudine in quanti modi diversi si può appunto cadere, nell’ambiguità tra fisico e psicologico. In 10×10 è come guardare da un ascensore in discesa i 100 piani di un palazzo che raccontano 10 storie incrociate della vita in ufficio, attraverso azioni assurde e ironiche. Nell’installazione Apologize to Mr. Reich il monitor a terra mostra un amplificatore e un microfono il cui cavo è un disegno tratteggiato dalla sagoma delle cuffie appese. La visione del mondo che Wood & Harrison propongono con spessore e minimalismo è quella delle cose che accadono, dell’accidentale, come nelle improvvise esplosioni delle macchine in un parcheggio in Diyvbied.

Sonia D’Alto


 
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Paul Harrison e John Wood, Studio Trisorio Napoli