Pesi e misure

il giornale dell’arte / dicembre 2017


Napoli. La mostra «Passaggio» di Francesco Arena (1978, nella foto una sua opera), in corso allo Studio Trisorio fino al 30 gennaio, affronta le tematiche su cui l’artista da tempo lavora: la storia, l’autobiografia, l’attenzione al contesto urbano e, su tutti, la distanza e la misurazione. Dopo aver modificato la simmetria prospettica del varco di accesso alla galleria, che viene ridotto e a cui viene attribuito un accesso laterale (intervento intitolato «Passaggio», come la mostra), l’artista realizza in bronzo bianco quelle che definisce «sculture divise e distanziate».
«Lastra (mano)» ha le dimensioni di un foglio A4: divise, le due parti della scultura sono allestite a 20 cm l’una dall’altra, distanza corrispondente all’apertura della mano dell’artista. «Tubo (muro)» prevede invece che le due parti dell’opera siano posizionate a una distanza di 4 metri, su due pareti opposte. La terza scultura, «Palla (casa)», ha le stesse dimensioni di un pallone da spiaggia ed è anch’essa divisa in due parti: una posta nella sala espositiva, l’altra a 20,95 m di distanza, in un ambiente oggi adibito a ufficio della galleria; questa misura è pari alla lunghezza delle diagonali dell’abitazione dell’artista. Infine, «Blocco (città)»: un blocco di argilla di 25 chili diviso in due trova posto parte nella galleria parte a un chilometro di distanza dal primo blocco. Le distanze aumentano (dalla dimensione della mano all’architettura al contesto urbano) con una progressione che corrisponde, secondo Arena, alla tendenza dell’uomo a essere un corpo in continua espansione.


 
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