Riccardo Dalisi
Riccardo Dalisi's imaginative vein brings to life fairy-tale heroes such as Totocchio, born from the meeting of a Neapolitan coffee pot with Pinocchio, a character who can take on many facades and guises, becoming a piper, a faun, a sheriff, an archer and many more...
works
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Riccardo Dalisi was born in Potenza in 1931. He held the chair of Design at the Faculty of Architecture of the University of Naples Federico II and at the same faculty he was director of the School of Specialization in Industrial Design.
In the Seventies he was among the representatives of radical architecture and – with Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi and others – one of the founders of Global Tools. The works born in those years are now part of the permanent collections of the Centre Pompidou in Paris, the Frac Centre in Orléans museum Madre di Napoli. For his research on the Neapolitan coffee maker he won the first Compasso d'Oro in 1981 and the second Compasso d'Oro for the Lifetime Achievement in 2014. Exhibitions dedicated to his work as an architect, designer, sculptor and painter have been set up at: Venice Biennale, Milan Triennale, Chicago Biennale, MoMA (New York), Denver Museum, Copenhagen Museum, Museum of Contemporary Art (Thessaloniki), Düsseldorf Museum, Zitadelle Spandau (Berlin), Pasinger Fabrik (Munich), Tabakmuseum (Vienna), Copenhagen Museum, Palazzo Pitti (Florence), Basilica Palladiana (Vicenza), Castel dell'Ovo (Naples), Chiostro monumentale di Santa Chiara (Naples), Reggia di Caserta, Palazzo Reale (Naples), Lucio Amelio gallery (Naples), Cartier Foundation (Paris), Museum of Decorative Arts (Montreal), FRAC Centre (Orléans), Centre Pompidou (Paris). His works are in the permanent collections of FRAC Centre, Centre Pompidou, Madre Museum, Milan Triennale and Museum of Fine Arts in Houston.
On 2021 Riccardo Dalisi’s Archive received the title of Cultural Interest by the Archival and Bibliographic Superintendency of Campania.
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Riccardo Dalisi è nato a Potenza nel 1931. Fino al 2007 ha ricoperto la cattedra di Progettazione Architettonica presso la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e presso la stessa facoltà è stato direttore della Scuola di Specializzazione in Disegno Industriale.
Negli anni Settanta è stato tra i rappresentanti dell’architettura radicale e – con Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi e altri – tra i fondatori della Global Tools. Le opere nate in quegli anni fanno oggi parte delle collezioni permanenti del Centre Pompidou di Parigi, del Frac Centre di Orléans e del museo Madre di Napoli. Per la sua ricerca sulla caffettiera napoletana ha vinto il primo Compasso d’Oro nel 1981 e il secondo Compasso d’Oro alla carriera nel 2014. Mostre dedicate alla sua attività di architetto, di designer, di scultore e di pittore sono state allestite alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Chicago, al MoMA di New York, al Museo di Denver, al Museo di Arte Contemporanea di Salonicco, al Museo di Düsseldorf, alla Zitadelle Spandau di Berlino, alla Pasinger Fabrik di Monaco, al Tabakmuseum di Vienna, al Museo di Copenaghen, a Palazzo Pitti a Firenze, alla Basilica Palladiana di Vicenza, al Castel dell’Ovo di Napoli, al Chiostro monumentale di Santa Chiara a Napoli, alla Reggia di Caserta, al Palazzo Reale di Napoli, alla Galleria di Lucio Amelio di Napoli, alla Fondazione Cartier di Parigi, al Museo delle Arti Decorative di Montreal, al FRAC Centre di Orléans, al Centre Pompidou di Parigi. Le sue opere sono presenti alle collezioni permanenti del FRAC Centre, Centre Pompidou, Museo Madre, Triennale di Milano e Museum of Fine Arts di Houston.
Nel 2021 l’Archivio Riccardo Dalisi è stato riconosciuto di interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania.