Daniel Buren

flash art / ottobre — novembre 2008


Studio Trisorio — Napoli

Dal 1965 ad oggi Buren sviluppa soluzioni visive del suo teorema cromatico-geometrico sempre diverse, lavorando molto spesso in situ. Prima di Buren, altri artisti hanno indagato la pittura come composizione geometrica e accordo di strutture, ma ciò che è davvero interessante nella pratica dell’artista francese è il modo in cui l’origine pittorica del suo lavoro si arricchisca di valore scultoreo e architettonico. Così accadde allo Studio Trisorio diNapoli, dove l’artista espone per la prima volta. Le pareti delle due stanze con soffitto a volta sono completamente ricoperte da una grande scacchiera di colori, dal giallo al magenta, che ci raccontano la città “Oggi, qui”, come titola la mostra. L’architettura è interpretata come un ventre accogliente sul quale l’artista interviene ancora con delle altre geometrie: più di venti pannelli di policarbonato trasparente sui quali strisce verticali catturano in modo sempre diverso lo sguardo dello spettatore che si ritrova ad assistere ad un gioco visivo carico di interpretazioni. La capacità narrativa delle linee e dei colori di Daniel Buren, che nascono dallo studio dei luoghi e delle circostanze che coinvolgono il suo lavoro, ci trasmette chiaramente il senso dei suo indagare con un unico “strumento visivo” la ripetizione delle differenze.

Stefania Palumbo


 
Previous
Previous

Daniel Buren

Next
Next

Buren, colori nella gabbia