Enigma 33, la guerra attraverso le favole
il mattino / 16 maggio 2023
Ecco l’installazione site–specific per la Sala Assoli
Scritta durante la prigionia nei campi nazisti fra il 1943 e il 1945, la favola traspone su un piano poetico e fantastico memorie di guerra e affronta in forma di metafore temi quali il potere, le leggi razziali, la prigionia, il nazismo, l’armistizio, la liberazione. Le fate Sapienza, Bellona e
Poesia, incaricate dal Mago Merlino di sostituirlo come padrino di battesimo, decidono, per eccesso di zelo, di triplicare il bambino in tre fratelli gemelli, ognuno dei quali eccellerà in un ideale: la Cultura, il Coraggio, l’Arte. L’incantesimo porterà i tre prìncipi ad affrontare molte prove: l’incontro con l’Ombra, il segreto dell’Acqua, la filosofia del Numero, la lotta con l’Orco, fino a quando Merlino, stanco dei pasticci creati dalle Fate, deciderà di sciogliere la magia.
«Enigma 33 – spiega Lucia Romualdi, ideatrice dell'opera –, è un lavoro politico nomade e musicale sulla lontananza, una partitura di luce numerale e cinematica in variazione, un’opera sul concetto di intervallo che si apre alla memoria collettiva, raccontata a bambini e adulti dai pesci/marionette e dalla barca “vagabondo” che se ne va per mare, accompagnata dalla fisarmonica spazializzata di Claudio Jacomucci e dalla voce narrante di Franco Mazzi che segnano il tempo e il ritmo del mare». Il titolo del lavoro è una citazione di “enigma” il dispositivo elettromeccanico, mascherato da macchina da scrivere e utilizzato dalle forze armate tedesche durante la seconda guerra mondiale per messaggi cifrati – modificato più volte, enigma riuscì comunque a essere decodificato. L’installazione site–specific per la Sala Assoli, è prodotta da Studio Trisorio e Casa del Contemporaneo, con il sostegno di Seda, e sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
La musica è realizzata con il supporto del Fonds Podiumkunsten, Performing Arts Fund NL.